mercoledì 22 luglio 2009

CREAZIONE D’ IMPRESA N.1

STIMA DEI Luca Cordero di Montezemolo COSTI DI AVVIO

Quanto serve per partire

Di seguito sono illustrate cinque regole che potranno facilitare una stima dei costi correlati all'avvio dell'attività.

 

 

 

1.Predisporre un solido piano per poi modificarlo

La maggior parte delle esperienze di avvio delle aziende suggeriscono la necessità di un piano aziendale. Tale piano, tuttavia, non esaurisce gli strumenti per una corretta stima dei costi di avvio.

L'opinione comune vuole che un imprenditore individui un'opportunità, predisponga un piano aziendale per capitalizzarla, determini il capitale da raccogliere per metterla in atto, raccolga il capitale e infine lo utilizzi per dare vita all'azienda descritta nel piano aziendale.

Tale modello, però, presenta un difetto principale: è interamente incentrato sul presupposto che l'azienda riesca bene al primo colpo, il che non è così frequente. In realtà, è probabile che alcune delle ipotesi iniziali si mantengano valide, mentre altre non valgano l'impegno che hanno richiesto.

Stimare i costi di avvio significa procedere a una revisione costante delle ipotesi e la modifica del modello economico iniziale. La redazione di un piano aziendale è utile perché obbliga a mettere per iscritto ogni minimo aspetto essenziale per avviare l'attività, dall'assistenza legale e fiscale alle forniture per ufficio, dalle attrezzature e dalle spese postali agli spazi di lavoro, dalle retribuzioni dei dipendenti alle assicurazioni e così via.

Tale piano iniziale è, tuttavia, destinato probabilmente a cambiare più volte per tener conto delle nuove informazioni di cui si sia venuti a conoscenza.

2.Pronti a fare un passo indietro

La tentazione di aggiungere al piano iniziale tutto ciò che riteniamo necessario per realizzare l'azienda che sognamo è forte.

Tuttavia, fare un passo indietro e cercare di semplificare il modello può consentire di iniziare senza esporsi troppo finanziariamente.

3.Calcolare i prezzi, stabilire i tempi

Calcolare il flusso di cassa iniziale rientra nella stima dei costi di avvio. È questo un settore in cui le aziende dovrebbero essere più ottimiste. I piccoli imprenditori potrebbero praticare per i loro prodotti o servizi prezzi troppo bassi, ritenendo di dover fare il loro ingresso con il prezzo più basso possibile per essere competitivi. Eppure non è detto che ciò sia necessario.

4.Stimare correttamente i tempi di avvio

Quando si inizia un'attività, il tempo è realmente denaro. Immaginando che abbiate costi fissi quali una locazione mensile, se dovete apportare dei miglioramenti a un'area prima di poter realmente avviare l'attività, tali costi fissi diventeranno costi di avvio aggiuntivi finché non si sarà avviata l'azienda. Capita che molti imprenditori stabiliscano una serie di tappe per la loro iniziativa ma rimangano bloccati per cavilli relativi ai requisiti imposti in materia di urbanistica, di sicurezza e di ispezioni dalle autorità locali.

Per questa ragione, ritengo che uno dei primi luoghi in cui un potenziale nuovo imprenditore si dovrebbe recare, persino prima di incontrare un finanziatore o un agente di leasing, è l'ufficio Urbanistica o Licenze locali, giacché permessi di costruzione e ispezioni possono rinviare la data di apertura delle attività di mesi. Se non si tiene correttamente conto del costo di questi tempi aggiuntivi, si potrebbe restare a corto di capitale di esercizio già nelle primissime fasi.

5.Valutare realisticamente il costo del denaro

Molti piccoli imprenditori autofinanziano le loro iniziative impegnando per importi rilevanti le carte di credito personali. Altri ricorrono al mutuo sull'abitazione, una soluzione particolarmente attraente dato il calo dei tassi di interesse nel 2009.

Tuttavia l'autofinanziamento non è una soluzione pratica per le imprese di più grande respiro. I nuovi imprenditori dovrebbero considerare il costo del capitale al momento di definire le spese e il flusso di cassa iniziali. Il costo è in genere basato sugli interessi che lo stesso capitale sarebbe in grado di produrre sul mercato qualora fosse investito in qualcosa con un rischio simile. In genere, è una cifra di alcuni punti percentuali superiore al tasso bancario di riferimento.

Fonte: www.microsoft.com

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